Corsa e problemi fisici

Categoria: Allenamento 

Se stai leggendo questo articolo, molto probabilmente, nell’ultimo allenamento, hai avvertito qualche fastidio. Niente panico! Qualsiasi runner, sia professionista che non, ha a che fare con diversi problemi fisici nell’arco dell’attività sportiva. Alcuni sono problemi congeniti, altri no. Generalmente, chi corre ha una buona consapevolezza del proprio fisico e riesce, quasi subito, a capire se c’è qualcosa che non sta funzionando come dovrebbe.

Vediamo quali sono i problemi fisici più frequenti legati al mondo del running, le cause e i possibili rimedi:

Correre con il mal di schiena

Correre con problemi di schiena mi fa male? Iniziamo con il dire che la corsa non fa male alla schiena! Il mal di schiena – la lombalgia per usare il termine medico corretto – è la patologia che viene più trattata in campo ortopedico e fisioterapico e che, quasi sempre, guarisce da sola o con banali terapie. Facilissimo procurarsi un dolore alla schiena, basta fare un movimento sbagliato, figuriamoci nella corsa. Spesso, quando un podista soffre di mal di schiena, gli viene suggerito di smettere e mai di pensare allo stili di vita o alla postura scorretta. Il nemico della schiena, come succede di frequente è proprio la sedentarietà. Passiamo ore davanti al computer, molte volte seduti per intere giornate su sedie non ergonomiche che, per forza di cose, ci provocano dolori. E a cosa diamo la colpa? Alla corsa. La corsa è controindicata solo nelle fasi di riacutizzazioni, mentre può essere praticata nelle fasi intervallari. L’esercizio aerobico a basso impatto, per esempio nella corsa lunga, è infatti benefico sulla muscolatura paravertebrale (oltre ad avere un effetto positivo sul contenuto di calcio dello scheletro). L’unico accorgimento è quello di associare stretching o ginnastica posturale e di non correre troppo su terreni troppo duri, come l’asfalto.

Leggi anche “Scarpe ammortizzate per il mal di schiena: le migliori 10”

Correre con alluce valgo

L’alluce valgo è una deformazione del piede costituita dall’allontanamento della testa del primo metatarso dalle altre (fonte: Wikipedia) Spesso, e impropriamente, è definita cipolla o nodo.
Da un punto di vista biomeccanico, il piede predisposto all’alluce valgo sopporta un eccessivo carico mediale in fase dinamica, carico che, nella corsa, risulta triplicato. Generalmente, in una prima fase, correre con alluce valgo non è doloroso, però, può scatenarsi un’infiammazione quando la borsa sierosa si gonfia. Correre con alluce valgo, in questi casi, porta all’arrossamento della parte e ad un dolore e calore locale e, il contatto con la tomaia della scarpa da corsa può generare un forte fastidio. La cura è solo chirurgica. Rispetto a qualche anno fa, l’operazione è veloce e i tempi di recupero sono rapidi. A distanza di 50 giorni si può riprendere con l’attività sportiva!

Correre con tendinite

Il tendine è la struttura che collega i muscoli del polpaccio al tallone. Nei runner è un punto critico proprio perché è sollecitato più volte durante il movimento aerobico. La tendinite, per chi corre abitualmente, è piuttosto diffusa. Se iniziate a sentire bruciore, dolore e fastidio locale, la mattina appena mettete piedi fuori dal letto, oppure, dopo l’allenamento a freddo, molto probabilmente si tratta di tendinite. Tra le maggiori e frequenti cause ci sono: eccessive ripetute in salita, correre troppo velocemente o per troppi chilometri, magari con un incremento improvviso. Oppure, la causa può essere l’utilizzo di scarpe da corsa consumate o un eccessivo peso fisico (Leggi anche: Correre con problemi di peso). Se pensi di poter avere un problema simile, rivolgiti ad un medico specialista e effettua i controlli necessari. Continuare a correre con il dolore non è la scelta giusta. Vedrai che, una terapia ad hoc non fermerà la tua corsa!

Correre con ernia inguinale

Diffusa soprattutto tra gli uomini, correre con ernia inguinale non è una bella sensazione. Si tratta di un gonfiore nella parte addominale e, spesso, si manifesta un leggero dolore qualche giorno prima. Ma, il runner che è abituato a sopportare lievi dolori, non se ne accorge e pensa sia un indolenzimento momentaneo. La causa è  dovuta alla fuoriuscita di un tratto di intestino in prossimità dell’inguine. Conta la predisposizione familiare, ma al disturbo possono concorrere anche il sovrappeso e l’esercizio fisico intenso. Se non da fastidio si può evitare l’operazione, altrimenti sarà necessaria. Con la giusta riabilitazione, dopo 30/40 giorni si torna in pista a correre!

Correre con le vesciche

Le vesciche sono fastidiose e questo i runner lo sanno molto bene. Corsa e vesciche non vanno d’accorso, anzi, spesso per continuare a correre, e arginare il fastidio delle vesciche, si acquisisce una postura sbagliata durante la corsa e si rischia di farsi male sul serio. Cosa si può fare per correre evitando le vesciche? Sicuramente, utilizzare dei calzini da running che sono più spessi e proteggono meglio il piede e delle scarpe da corsa tecniche. Invece, per prevenire le vesciche si può utilizzare la vasellina nella parte interessata prima di iniziare a correre, oppure dei cerotti appositi o stick, per esempio i Compeed.

Corsa e unghie nere

L’ematoma subungueale, così viene definito in gergo medico,  è una lesione caratterizzata da una rottura dei vasi sanguigni presenti sotto la superficie dell’unghia, provocando una raccolta di sangue che rimane intrappolata sotto la pelle. Da qui, l’unghia diventa  nera, appunto. Tra i podisti, le unghie nere sono un evergreen, specialmente sull’unghia dell’alluce e, soprattutto, dopo i lunghi come mezze maratone e maratone. Le cause delle unghie nere si collegano a piccoli traumi e lesioni ripetute nel tempo. Spesso però, non è tanto la corsa a provocare unghie nere, bensì, l’utilizzo di scarpe inadatte, troppo strette o troppo larghe, o legate male, oppure correre con unghie troppo lunghe. È chiaro, quindi, che utilizzare una scarpa da corsa specifica è più che essenziale.

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