Meglio corsa o camminata veloce per dimagrire?

Categoria: Allenamento 

Correre o camminare? Questa è una delle domande più frequenti per chi vuole avvicinarsi alla pratica sportiva per dimagrire.

Per coloro che vogliono dimagrire, l’esercizio fisico rappresenta in ogni caso il fattore fondamentale al raggiungimento dell’obiettivo, a patto che venga abbinato a un’alimentazione corretta. In tanti, tra chi punta a perdere peso, si chiedono se per il dimagrimento sia più funzionale la corsa o la camminata veloce, due delle attività fisiche più alla portata in generale. La scelta migliore dipende però da vari fattori, tra cui il consumo delle calorie e le condizioni fisiche di chi svolge l’attività. Proviamo quindi ad analizzare i vantaggi di entrambe per facilitare la scelta.

atleta sovrappeso che corre

 

Correre o camminare: dove si bruciano più calorie?

Il primo fattore per la valutazione di qualsivoglia attività fisica è il dispendio energetico. A parità di tempo speso, la corsa è ovviamente quella che consente di bruciare il maggior numero di calorie rispetto alla camminata, dal momento che porta a impegnare di più i muscoli e a consumare più ossigeno.

La corsa porta ad uno sforzo fisico sempre più intenso ed entra in gioco il catabolismo dei grassi, un processo che coinvolge una riserva energetica più ampia. Inoltre, al termine della corsa il metabolismo rimane attivo anche durante il riposo e si continuano a bruciare calorie, un effetto che è invece minimo o nulla dopo la camminata.

Correre però non è un attività che può essere praticata per lunghe sessioni da soggetti non allenati, in particolare se sono soggetti in sovrappeso che si stanno avvicinando alle prime corse. Al contrario, la camminata veloce è un’attività che può essere praticata per un tempo ben più ampio (anche ore) ed è aperta a tutti anche dal punto di vista fisico, con meno rischi di traumi e infortuni!

È chiaro infatti che i vantaggi della corsa sono controbilanciati dai rischi che può comportare, soprattutto per chi non è allenato. L’intensità di questa attività fisica può causare infortuni o problemi muscolari, in particolar modo per chi non è allenato o chi è in sovrappeso. Se ci si rende conto che non si è ancora pronti per correre, è bene allora iniziare con la camminata senza esporsi a possibili problemi fisici. Ecco alcuni consigli su come iniziare la camminata sportiva.

Quanto e come camminare per dimagrire?

Se si vogliono ottenere dei risultati concreti nel dimagrimento, la camminata deve essere efficace, quindi bisogna mantenere costantemente un passo sostenuto, in modo da tenere abbastanza alta la frequenza cardiaca massima, il cui livello varia in base all’età e al livello di allenamento. Mantenendo una discreta intensità, il metabolismo arriverà a privilegiare la combustione dei grassi dopo circa 45 minuti e, da quel momento in poi, le riserve lipidiche possono arrivare a coprire fino all’80% del fabbisogno energetico.

Non è comunque il tempo della camminata a fare la differenza, bensì il ritmo con cui la si effettua. La sola camminata lenta, infatti, può risultare benefica per la salute cardiovascolare ma non produce un vero dispendio calorico e quindi non è funzionale per dimagrire. Ecco perché l’ideale sarebbe una camminata sostenuta/veloce per la durata di circa un’ora, possibilmente in aree aperte e di natura. Con la pratica e l’allenamento si può poi pensare ad imparare come passare gradualmente dalla camminata alla corsa o anche come alternare camminata e corsa. La variazione nell’andatura permette infatti di stimolare il metabolismo e incrementare il dispendio calorico complessivo.

Per poter effettuare nel migliore dei modi e col maggior benessere possibile la camminata veloce, è sicuramente consigliato l’uso di scarpe ammortizzate, le quali abbassano le possibilità di incappare in possibili infortuni riducendo gli urti derivanti dall’impatto con il terreno. I modelli più adatti sotto questo aspetto sono ad esempio le New Balance 1080, le Brooks Glycerin e le Hoka Bondi.

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Corsa VS Camminata: cosa è meglio per dimagrire?

Se si fa una valutazione esclusivamente sul piano del metabolismo, non ci sono dubbi che la corsa permetta di bruciare calorie e grassi nel minor tempo ed è pertanto sulla carta l’attività più efficace per raggiungere l’obiettivo del dimagrimento. Il punto è che non tutti sono nelle condizioni fisiche di poter correre, magari per l’età o per la presenza di problematiche fisiche di vario tipo, o semplicemente non ne hanno voglia e sanno che non potranno effettuarla con costanza. La corsa richiede infatti un certo tipo di allenamento e, se non si è abituati a gestire il fiato, la fatica incombe presto e porta a un senso di frustrazione che invoglierà a smettere presto.

Per questi motivi, la camminata è più accessibile, sostenibile, ed è quindi la maniera più facile per mantenere a lungo uno stile di vita attivo, a maggior ragione per chi riprende a muoversi dopo tanto tempo. La camminata veloce (circa 6-7 km/h) prolungata è comunque a un certo punto anche più dispendiosa e l’intensità può fare la differenza.

Come detto già all’inizio, tuttavia, non va dimenticato mai anche il ruolo dell’alimentazione. L’allenamento intenso porta normalmente ad avere più fame, ma il segreto è proprio la capacità di gestione del post-allenamento, programmando uno spuntino nutriente o allenandosi poco prima dei pasti per evitare di mangiare in eccesso. Possiamo quindi in conclusione dire che la corsa fa bruciare più calorie, ma la camminata sportiva può essere altrettanto efficace se eseguita con regolarità, ad una giusta intensità e abbinata a una buona dieta.

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