Forerunner 35 testato dal nostro Rafal

Categoria: Guide accessori 

Test a cura del nostro top runner Rafal Nordwing

Cercate un orologio con il gps integrato ad un buon prezzo? Eccovi serviti!
Naturalmente stiamo parlando di un prezzo ragionevole. Incontriamo così Forerunner 35 – l’orologio running più economico della linea Garmin autunno/inverno 2016 con un rilevatore di monitoraggio della frequenza cardiaca integrato al polso.

Di che cosa si tratta esattamente?

Proprio come già premesso – un nuovo orologio Garmin, fratello maggiore del Forerunner 25, dedicato ad atleti (o a persone semplicemente attive), che non necessitano o non vogliono indossare la fascia cardio. La misurazione dei battiti durante l’allenamento, così come in ogni momento lo si voglia indossare, è possibile grazie a un sensore ottico situato sulla cassa dell’orologio.
Il prezzo sul mercato italiano è pari a 199€ di listino (è possibile acquistarlo nel nostro Shop on-line e nei due punti vendita a prezzo scontato).

Cosa contiene il nuovo Forerunner 35?

In poche parole tutto quello che è necessario per poter correre ma non solo. Naturalmente un GPS, cardiofrequenzimetro integrato al polso, la funzione del conteggio dei passi, la misurazione della distanza percorsa, tempo, sonno, tempo di durata dell’attività fisica, calorie bruciate ed è possibile anche attivare le notifiche dal cellulare. Ok, archiviate le informazioni tecniche, passiamo a fare il nostro test.
All’interno della scatola troviamo un orologio molto semplice esteticamente. Uno schermo quadrato (bianco/nero) con 4 pulsanti laterali (2+2). Il cinturino di silicone che risulta molto confortevole al polso. Per inserire i nostri dati nell’orologio sono sufficienti pochi minuti, tutto è molto intuitivo, molto semplice. Personalmente il primo giorno l’ho usato a lavoro come fitness band, monitorando la quantità dei passi e la frequenza cardiaca a riposo. Tutto funziona correttamente. Collegando il Forerunner col telefonino tramite l’app “Garmin Connect”, abbiamo la possibilità di ricevere le notifiche direttamente sul nostro orologio. Oltre quello possiamo rispondere alle telefonate schiacciando un solo pulsante.

Ma passiamo ora a quello che ci interessa di più, quindi a come si comporta il nostro Forerunner35 in fase di corsa.

Per trovare il segnale GPS per la prima volta ho dovuto aspettare poco meno di un minuto (tra i palazzi alti). Nella modalità “corsa” abbiamo la possibilità di impostare 2 schermate che ci mostrano 3 valori durante il nostro allenamento. Ed è qui che riscontro un piccolo problemino. Risulta complicato associare i numeri ai valori a cui appartengono. Per esempio, un piccolo cuoricino vicino la frequenza cardiaca o segno km/mi vicino la distanza percorsa, ci aiuterebbe a riconoscere i dati più facilmente, soprattutto in movimento e nel pieno della stanchezza. Le cifre però sono ben visibili. Il sensore cardio funziona correttamente, è molto affidabile, basta semplicemente ricordare di stringere il cinturino quanto necessario per non far passare la luce tra l’orologio e la pelle.
Per quanto riguarda la distanza, il margine d’errore è minimo. Facendo il test in pista con la velocità sotto i 4′ al km, l’auto lap di 1 km mi è scattato circa 10 metri prima di raggiungere i 1000mt. Si tratta solo dell’1% di errore, possiamo fermamente dire che la distanza la misura alla grande. Una sola volta il Forerunner 35 ha perso il segnale, in una giornata nuvolosa, correndo un Trail a Villa Ada tra gli alberi alti, per circa 15 secondi ha perso il collegamento col satellite, ma visto il posto e le condizioni meteo avverse, una situazione del genere è chiaramente da giustificare.
Dopo la corsa naturalmente, tramite Bluetooth, colleghiamo l’orologio con l’app per scaricare tutti i dati. Questa è un’ operazione che dura pochi secondi. L’applicazione è sempre abbastanza intuitiva ma bisogna “abituare l’occhio” a leggere i dati. Non troviamo niente di difficile ma ci troviamo davanti decine di schermate da vedere, molti valori da analizzare, soprattutto per i più pignoli.

Con la batteria completa di carica sono riuscito ad utilizzarlo per 5 giorni correndo, 4 volte con accese le notifiche dal cellulare (gruppi su whatsapp che suonano continuamente). Secondo la Garmin la batteria in modalità monitoraggio d’attiva fisica durerà 9 giorni o 13 ore d’allenamento. Ovviamente una persona maggiormente attiva lo scaricherà più velocemente ma senza deluderla.
Concludendo, Garmin ha creato un orologio valido con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
A chi è dedicato? Direi a chi cerca un orologio solito e comodo a prezzo basso che gli permette di allenarsi e di recuperare sotto il proprio controllo.

Rafal NordWing

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