Running e calorie bruciate. Lo spiega la fisica

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Per dimagrire è meglio correre a lungo o correre più veloce? Quante calorie vengono bruciate quando corriamo? Come possiamo correre consumando meno energie?
Nell’articolo risponderemo a queste domande con l’aiuto della fisica!

Correre, lo sappiamo, è uno degli sport più consigliati per dimagrire e rimettersi in forma, grazie a un’attività cardio ad alta intensità che fa consumare un gran numero di calorie rispetto ad altre attività sportive.

Semplice, ma non ci basta! E se volessimo sapere il numero esatto di calorie che vengono consumate durante la corsa, prendendo in considerazione il nostro fisico, il tipo di allenamento e la velocità?

Per far questo ci viene incontro la fisica!
Grazie al calcolo dell’energia meccanica totale è infatti possibile scoprire quante calorie vengono effettivamente consumate dal nostro corpo durante una delle nostre corse.

Questo calcolo ci aiuta anche a capire quali siano davvero i fattori che contano quando parliamo di corsa e dimagrimento e come programmare i nostri allenamenti per aumentare il numero di calorie bruciate.

Quali dati entrano in gioco

Prima di partire con le formule, per non complicare troppo le cose, partiamo da un grafico che ci aiuta a capire quali siano i dati iniziali da prendere in considerazione quando parliamo di corsa e calorie consumate.

Disegno Energia meccanica applicata alla corsa

Per calcolare le calorie bruciate durante la corsa il punto di partenza sarà analizzare i singoli arti (braccia e gambe del runner), con la loro massa e la velocità di movimento specifica. Dai dati dei singoli arti è poi possibile ottenere i dati complessivi, con la Massa totale del runner e la Velocità complessiva di tutti i segmenti considerati (Velocità del centro di massa).

Insieme a questi dati si aggiunge K, ovvero l’energia cinetica. Questa indica la quantità di energia connessa al movimento di un corpo, mettendo in relazione massa e velocità.

Questa la formula dell’energia cinetica:
Energia cinetica=  

Applicata al running possiamo leggere la formula dell’energia cinetica in questo modo: nella corsa l’energia cinetica si calcola come il prodotto della Massa del runner per la Velocità al quadrato, il tutto diviso per due.

La formula dell’Energia Meccanica Totale

Partendo dai dati precedentemente spiegati possiamo arrivare alla formula dell’Energia Meccanica Totale, quella che permette di calcolare la quantità di calorie bruciate durante la corsa.

Questa la formula, in una versione ridotta e più comprensibile:

Purtroppo però per il runner comune sarebbe molto difficile avere tutti i dati per arrivare a un calcolo preciso delle calorie consumate. Calcolare la velocità dei singoli arti, l’energia cinetica di rotazione e l’energia potenziale… ci sono tantissimi passaggi e aspetti da prendere in considerazione.

Quante calorie si bruciano correndo? Un esempio pratico

Per capire meglio le applicazioni pratiche di questa formula ci viene in aiuto il nostro Sandro Mastrolembo, fisico, runner e amico di LBM Sport.

Insieme abbiamo cercato di applicare con un esempio reale la formula dell’Energia Meccanica Totale, per stimare le calorie bruciate da un runner durante un allenamento.

Luca, altezza 1 metro e 80 e peso 78 kg.
Quante calorie brucerà in un allenamento da 10 Km correndo a una velocità di 5min/km?

Con i dati sopra riportati Luca correrà 10 km e  brucerà all’incirca 770 Kcal.

Consumo di calorie e velocità: cosa cambia

Adesso abbiamo una domanda: E se Luca corresse sempre per un’ora, ma più veloce?

Ipotizziamo che Luca decida di spingere al massimo e correre i sui 10Km di allenamento a un passo di 4min/km, cosa cambia a livello di calorie consumate?
Potrà sorprendere ma in questo caso Luca perderà solamente 700 Kcal.

Questo ci dà un’importante informazione anche per i nostri allenamenti. Quando corriamo con l’obiettivo di bruciare calorie e dimagrire non dobbiamo concentrarci sulla velocità, meglio invece focalizzarci sul tempo totale di allenamento.

E se il nostro obiettivo non è dimagrire? La Running Economy

Il legame tra corsa e calorie bruciate non è solo utile per tutti i runner che si avvicinano alla corsa per consumare più calorie e dimagrire, tutt’altro!
Quando si cerca di correre in maniera più efficiente e migliorare le proprie performance il ragionamento è l’opposto!
Come si può correre consumando meno energie, lasciandoci quindi il margine per spingere di più e aumentare il passo? Entra qui il concetto di Running Economy.

Ci aiutano a spigare al meglio questo concetto Sandro Mastrolembo e  Francesco Fagnani, esperto in nutrizione e sport e runner del team LBM Sport.

La Running Economy è un cardine legato al consumo calorico è al costo energetico della corsa. Possiamo definirla come la quantità di energia necessaria per sostenere un determinato sforzo, ed è fondamentale tenerne conto e migliorarla per poter correre in maniera efficiente ed a lungo!
Riassumendo; a parità di peso e passo di corsa, chi ha una running economy migliore consuma meno energia e quindi può mantenere quel ritmo per più tempo.

Come migliorare la Running Economy e consumare meno energie

Il primo sistema per migliorare l’economia della tua corsa è semplice: correndo!

La continuità dell’allenamento e l’incremento graduale del carico di lavoro producono adattamenti sia muscolari che fisiologici. Se sei all’inizio di un percorso di allenamento hai davanti grandi margini di miglioramento sia dal punto di vista degli aspetti condizionali come forza, velocità e resistenza che degli aspetti coordinativi legati all’apprendimento tecnico.
Se invece ti alleni da tanti anni e sei arrivato a uno stallo delle tue prestazioni, allora forse è giunto il momento di prendere una strada diversa rispetto all’incremento dei volumi o dell’intensità.

Chiaramente il volume di allenamento non può essere incrementato all’infinito, e se corri da qualche anno avrai senz’altro già raggiunto un buon plateau!

Cos’altro possiamo fare per migliorare la RE?

Lavora sugli aspetti collaterali, come ad esempio:

  • allenamento in condizioni fuori dalla tua comfort zone (con il caldo, ad orari diversi, etc.)
  • allenamento in altura per io migliorare il volume ed il numero dei globuli rossi;
  • potenziamento muscolare.
Articolo pensato e supervisionato da:
Sandro Mastrolembo
Fisico e Ingegnere Biomedico
e
Francesco Fagnani
Nutrizionista esperto in performance sportivaVedi gli appunti di Sandro e Francesco

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